Le spese mediche possono essere detratte a determinate condizioni, sia quelle sostenute per l’acquisto o l’affitto di dispositivi medici, comprese le protesi.
Ai fini della detrazione è innanzitutto richiesto che lo scontrino fiscale o la fattura contengano la descrizione del prodotto acquistato e l’indicazione del soggetto che sostiene la spesa: ne consegue, pertanto, che la generica dicitura “dispositivo medico” sul documento non consente di detrarre la spesa (circolare 20/E/2011, paragrafo 5.16, e risoluzione 253/E/2009).
Se sul documento di spesa è presente il codice AD o PI (utilizzati per la trasmissione al sistema tessera sanitaria della spesa per dispositivi medici), non è necessario, ai fini della detrazione, che sia riportata anche la marcatura CE o la conformità alle direttive europee.
Se un dispositivo medico è “su misura”, ossia fabbricato, in virtù di una prescrizione medica, per uno specifico paziente, non è richiesta la marcatura CE, ma è necessario attestare la conformità al D.Lgs. 46/1997.
Al ricorrere delle condizioni indicate dalla circolare 20/E/2011, sono detraibili anche i dispositivi mediciacquistati non in farmacia, come, ad esempio, in erboristeria.
L’elenco dei dispositivi medici inclusi nel sistema “Banca dati dei dispositivi medici” è disponibile sul sito del Ministero della salute.
Tra i dispositivi medici di uso più comune si ricordano:
occhiali premontati per presbiopiaapparecchi acusticicerotti, bende, garze e medicazioni avanzatesiringhetermometriapparecchio per aerosolapparecchi per la misurazione della pressione arteriosapenna pungidito e lancette per il prelievo di sangue capillare ai fini della misurazione della glicemialenti a contattomaterassi ortopedici e materassi antidecubito.
Nel novero dei dispositivi medico-diagnostici in vitro rientrano, ad esempio:
test autodiagnostici per le intolleranze alimentaritest di gravidanza e di ovulazionetest autodiagnosi per la celiachiastrisce/strumenti per la determinazione del glucosio.
Nella categoria delle protesi, invece, rientrano, ad esempio:
apparecchi di protesi dentaria (indipendentemente dal materiale impiegato)apparecchi di protesi oculistica (occhi e cornee artificiali), di protesi fonetica (laringectomizzati) e similiocchiali da vista (con esclusione delle spese sostenute per l’impiego nella montatura di metalli preziosi, quali oro, argento e platino) e lenti a contatto (comprese le spese per l’acquisto del liquido, indispensabile per il loro utilizzo)apparecchi per facilitare l’audizione ai sordi (modelli tascabili a filo, retroauricolare, a occhiali), comprese le batterie di alimentazionearti artificiali e apparecchi di ortopedia (comprese le cinture medico-chirurgiche e le scarpe e i tacchi ortopedici, purché entrambi su misura)apparecchi per fratture (garza e gesso), busti, stecche, appositamente prescritti per la correzione o la cura di malattie o di malformazioni fisichestampelle, bastoni canadesi, carrozzelleapparecchi da inserire nell’organismo per compensare una deficienza o un’infermità (tra gli altri, stimolatori e protesi cardiache, pacemaker).
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